Caterina Zappia

Se la mia terra dipingesse
zolle di zagare,
svegliatemi ancora un’altra volta.
I germogli che attendo
odono……leggi…

Sai perché ascolto la notte?
Abitiamo la stessa prigione.
La notte ha le mani che volano.
Come queste, quando le……leggi…

E’ ‘na goccia d’autunnu
‘sta paci chi trasi,
l’anima doppu si faci
‘na nuvula d’oru.

E bagna li strati e li casi:……leggi…

Mi vivrai addosso come la luna
quando lancia l’autunno nell’anima.
Mi vivrai addosso come la rugiada
quando s’addormenta……leggi…

E torni, con le vene, questa volta,
come se dovessi, essere passato o insaziato
pensiero, lasciato tra le correnti.
Mare: foglia di luce e vita, foglia e riso d'aurora,
foglia d'amore tra la foglia smarrita.
E torni, e dai le stelle in danza a……leggi…

Suonano le contrade.
Il cielo s’affretta a donare
la luce brillante della primavera
ai tiepidi ulivi secolari.
E sono grati, e come le scintille
sull’incudine calda, spavalde voci
sui cerchi inzuppati dei sentieri
cantano veglie consacrate.
E……leggi…

Cu’ du’ paroli, trasi novembri,
‘na vuci cadi e mpèndi sulu doluri,
s’arza la terra chi mastica lenta
‘na preghera ndrupata cu’ ’nu hjiuri.

Cu’ du’ passi, trasi novembri,
la tristezza cadi comu fogghjia,
lu silenziu tagghjia l’arburi……leggi…

Il passo dell’autunno esplode.
Avanza spolverando le sue piume,
sostando molte volte al canneto.
La povertà del mattino
corre veloce lungo il greto
come angelo perduto tra le foglie.
Il passo dell’autunno s’avvicina alla sera
e taglia, a……leggi…

Si tù, pannizzu di chisti suspiri,
t’assetti ‘nta ‘sta tavula cu’ nenti,
si morzu ‘i pani, ‘na vota d’acqua,
ti stringiu cu’ li mani e cu’ li denti.

Si sonu, e poi si ‘na ballata,
anima chi trema supra o pettu,
si duci comu a ‘nu cunfettu,
ed……leggi…

Queste mani, ti danno il sangue
per questi fogli fatti veleno.
Mai vedrai, il resto delle cose amate,
mai vedrai il vento sulle scie del dopo,
mai gli arcobaleni, che a poco a poco, fuggono via
lasciando i loro volti limpidi.
Non vedrai mai, quei……leggi…

Vorrei un giorno di maggio...
dentro questi cristalli d'autunno.
Un giorno inzuppato di miele,
laborioso di stelle e di arnie,
adagiato sui rami del cielo
accanto a fanciulle, profumate di fieno,
alla magia dipinta sui seni
quando allatta la……leggi…

Dentro i suoi occhi: parole invisibili.
Guardo il cielo: i sogni hanno come ali, le stelle.
Se guardi adesso il suo orizzonte,
sorseggia l’autunno anche il mare.
Sorrisi fra odore di sabbia, velati di giorno,
ritornano all’alba, come echi sul……leggi…

E non sanno,
quante volte sfogliammo il domani
nell’intimo segreto di rossicce coppe .
E tu, mia quercia, eri padre,
i tuoi rami, i miei fratelli.
Ridenti, sotto il mutevole vento
che declamava i canti della luna,
nei giorni chiusi a turno
dentro……leggi…

E’ l’alba.
Ogni cosa sfoltisce il suo filo.
Cresce l’immensità come una goccia di vino
che fa vivere ogni diniego.
Purtroppo, sono una piccola cosa,
E giro attorno alle poche cose, che ho sopra i seni,
attorno ai fischi dei treni, che……leggi…

Ogni volta che ascolto la tua luce
avvolgo l’identità delle erbe aride,
come rivoli che crescono dopo le pioggie,
come dita del vento quando sfila il viale.
Potessi vivacizzarmi del tuo solo pensiero,
di quell’oblio che tramuta i……leggi…